La rabbia e l’irritabilità che si spesso vedono nel
lutto, possono essere la parte più difficile da sopportarsi per le
persone vicine e colui che ha subito una perdita.
La rabbia nel lutto può essere riconosciuta ed accettata,
tollerata e condivisa con le persone più care ed in questo caso si
dissipa gradualmente da sola.
Ma la rabbia nel lutto può anche venire spostata dalla coscienza
in vari modi su di sé (dando origine a sentimenti di
autodenigrazione e colpa), sulla famiglia (dando origine a sentimenti di
alienazione nel caso la famiglia non riesca a tollerarla o a
comportamenti accusatori nel caso in cui colui che ha subito il lutto
senta che nessuno si cura di lui), sugli altri (dando origine ad accuse
di responsabilità o negligenza, con inizio talora di azioni
legali), o infine, se la persona è cattolica, su Dio (con
conseguente perdita della fede).
La rabbia nel lutto può anche essere soppressa, dando origine a
reazioni depressive ed a malattie psicosomatiche.
La rabbia, è una fase normale del lutto, ma se ne diventa la parte
principale può essere necessario rivolgersi ad un professionista
(psicoterapeuta o psichiatra) per una opportuna terapia di supporto.