Gunborg Palme
ha sviluppato un metodo per trattare i pazienti con disturbi alimentari
basato sulla combinazione del lavoro di Hilde Bruch, Frederick Perls e
Sheldon Litt che si focalizza sui pensieri, le sensazioni, le emozioni e
le esperienze dei pazienti, non sull'interpretazione. Ai pazienti viene
chiesto di concentrarsi sulle loro zone interiori e capire come si
sentono; quando il paziente racconta al terapeuta le sue emozioni e
sensazioni, gli viene chiesto di concentrarsi ed entrare in contatto con
esse. Grazie all'aumentata consapevolezza queste persone potranno
avvalersi degli strumenti che gli permetteranno di controllare la loro
alimentazione e la loro vita.
Dopo il trattamento saranno in grado di
essere responsabili delle proprie azioni e potranno scegliere se
abbuffarsi o meno ma non potranno dare la colpa a nessun altro. Il
terapeuta aiuta il paziente a ristrutturare la propria vita e può persino
dargli delle indicazioni. I pazienti non si consolano con il cibo a causa
di un'infanzia infelice ma perché confondono le proprie sensazioni ed
emozioni fisiche; prima del trattamento non avevano gli strumenti per
mettere ordine nel loro mondo interno mentre dopo, sono in grado di
accettare la loro ansia e di non rifugiarsi più nel cibo per evitarla.
L'ansia è un elemento integrante della vita e può darci indicazioni per
risolvere i problemi se non cerchiamo di cancellarli con le abbuffate che,
se hanno un temporaneo effetto calmante, nascondono devastanti effetti
secondari.
Differenti modi per trattare i disturbi alimentari