No! Malgrado i risultati della ricerca clinica evidenzino il contrario,
molti genitori e perfino alcuni medici credono che la assunzione di
zucchero sia collegata all'iperattività o alle oscillazioni di umore nei bambini.
Molto tempo fa, diete speciali (Feingold) sono state usate per
ridurre i sintomi di questi bambini. Altri genitori hanno pensato che i
fosfati o altri additivi alimentari potessero causare sintomi tipo-ADHD. Questi potrebbero certo avere qualche effetto, magari per un tempo molto breve ma non possono influenzare l'esito di un ADHD. A questo punto, peraltro le sostanze zuccherine sono diventate difficili da proporre nelle diete di questi bambini in quanto potrebbero causare problemi psicologici supplementari e anche perché a questo punto il bambino non li gradirà affatto.
Potrebbe in effetti esserci un piccolo sottogruppo di bambini con ADHD
con una sensibilità speciale per un certo alimento. Le prove
di limitazione dello zucchero o le diete in genere dovrebbero pertanto limitarsi a non più di 3 o 4 settimane. Un sottogruppo di bambini (1-3 %) potrebbe
mostrare un beneficio limitato, e questo fatto da solo vale una prova.
Ma le diete ed i modelli restrittivi di alimentazione sono a loro volta una delle cause
principali dello sviluppo dei disordini dell'alimentazione. Poiché non
abbiamo alcuna seria base scientifica per un tal tentativo è consigliabile seguire comunque nell'ADHD un modello multimodale di trattamento.
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