Come possono esser trattati i transessuali o le persone
un disturbo dell'identità di genere?
Risposta:
QuestionQuestionNel trattare questi
disturbi ci si dovrebbe chiedere sempre se le
sensazioni debbano adeguarsi al corpo o se si
debba procedere in un'altra maniera. Per le forme
più lievi dei disturbi
dell'identità di genere può esser
usata la psicoterapia, ma quando il disagio
risulta difficile da trattare, la solaalternativa
sembra essere quella di modificare il corpo
secondo le caratteristiche sessuali manifestate
dal soggetto. Nella prima fase di questo
trattamento sono presi in considerazione lo
sviluppo psicologico e psicosessuale, le
capacità individuali e l'ambiente sociale
del paziente; questa fase ha anche l'obiettivo di
distinguere le persone che hanno diverse ragioni
per voler cambiare sesso, da coloro che sono
confusi circa la loro identità di genere.
La seconda fase comprende il "test della vita
reale": la persona si confronta cioè con
il ruolo sessuale che desidererebbe avere. Devono
poi essere informate del cambiamento molte
persone (il datore di lavoro, i genitori, i
familiari, gli amici, ecc.) e deve essere scelto
un nuovo nome. Il ruolo sociale che viene assunto
durante questo periodo di prova è
supportato dagli ormoni infatti i peli e la voce
cambiano notevolmente; sono inoltre utilizzati la
logopedia e gli interventi estetici. Se il test
nella vita reale ha successo, allora il paziente
è pronto per fare l'intervento. Nel caso
di un cambiamento da donna a uomo, il seno viene
quasi sempre ridotto, in alcuni casi viene creato
il pene; spesso è creata la vagina. Dopo
tutti gli interventi medici si deve imparare a
convivere con il nuovo corpo, con le cicatrici,
con la paura delle nuove scoperte, con i dubbi su
cosa dire e cosa non dire di sé stessi ad
un nuovo partner e con le molte domande sulla
sessualità. L'ambiente che circonda queste
persone può spesso essere in
difficoltà e quindi una terapia a lungo
termine è di frequente consigliabile. Per
alcuni anche il dover assumere ormoni per tutta
la vita è difficile e richiede una
motivazione continua da parte del dottore
|