Pagina iniziale Cerca Categorie Discussioni Consigli Personalizzati Nuovi Login/logout Area privata
Should not be visible
Should not be visible

Il ruolo degli assistenti sociali nella terapia dei disturbi sessuali

Autore: Wendy Moelker, psicologa operante presso l'istituto Emergis, Goes, Paesi Bassi.

Versione iniziale: 03 lug 2003. Ultimo aggiornamento: 18 ott 2012.

Domanda: 

Un assistente sociale può aiutarmi a risolvere un problema sessuale?

Risposta:

I professionisti che prestano assistenza nel campo della sessualità provengono da percorsi formativi diversi. All'inizio si prevedono incontri a cadenza settimanale di durata compresa tra i 45 ed i 60 minuti. I metodi teraeutici possono variare e possiamo dividerli in tre filoni principali di trattamenti e seconda che traggano origine principalmente da teorie psicoanalitiche, da teorie comportamentali, o da teorie relazionali.

A questi si associano gli approcci psicoeducazionali i quali sono basati sulla spiegazione delle dinamiche della sessualità e delle sue problematiche.

Già la sola capacità di poter parlare liberamente di sesso e la capacità di porre apertamente le proprie domande è un modo per cominciare a risolvere i propri problemi.

La terapia comportamentale parte dal presupposto che tutti i comportamenti umani possono essere appresi e/o modificati. Nel campo delle terapie sessuali vi sono diversi tipi di terapie comportamentali. Un esempio è la terapia di Masters & Johnsons che sostiene che i problemi sessuali derivano dal fatto che nel corso dello sviluppo, il bambino non ha imparato a considerare la sessualità come qualcosa di positivo. Secondo il loro modello, quindi, le persone devono re-imparare a sperimentare emozioni sessuali positive per mezzo di esercizi sessuali che vanno dalle carezze all'atto sessuale completo. Un altro tipo di terapia di tipo comportamentale è la Terapia Razionale-Emotiva (RET). La RET parte dall'assunto che le persone che hanno problemi sessuali hanno imparato ad avere dei pensieri immaginari rispettto a determinate situazioni. Per esempio: un uomo vorrebbe avere un'erezione per poter avere un rapporto sessuale con la moglie, ma nel momento in cui ci pensa subito comincia a fare una serie di pensieri negativi del tipo: "non ci riuscirò mai". In questo tipo di approccio, il terapeuta cercherà di rendere la persona consapevole dei suoi pensieri negativi e di sostituirli con pensieri positivi o eccitanti.

Il modello terapeutico della Kaplan è invece una miscela di terapia sessuale e terapia psicoanalitica (la teoria psicoanalitica è quella teoria che sostiene che le persone sviluppano dei problemi quando non hanno risolto determinati conflitti nel corso del loro sviluppo psichico e che quindi va a scavare nel passato alla ricerca di questi conflitti).

Le teorie relazionali (o sistemica) sostenfgono invece che i problemi nascono nell'interazione con le persone con cui si entra in relazioni significative. Un esempio può essere quella della donna vaginismica, la quale viene pressata dal marito per avere un rapporto sessuale.

In generale diciamo che, in alcune strutture, alcune di queste terapie possono essere eseguite anche da assistenti sociali e pertanto è fondamentale affidarsi a loro come del resto a qualunque altro membro dello staff terapeutico, sempre ammesso che condividiate il metodo terapeutico proposto.

Ulteriori informazioni

Fonti, referenze

Attenzione: I documenti contenuti in questo sito Web sono solo a livello informativo. Il materiale non deve essere inteso come sostituto di una visita medica specialistica. Il materiale in questo sito web non può e non deve essere usato come base per una diagnosi o per scegliere un trattamento. Se trovi qualche cosa che potrebbe essere errata o inesatta scrivi a
Should not be visible
Should not be visible
Should not be visible
sex-gen-social-worker separator Copyright 2003-2013 Web4Health