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Terapie dei disturbi alimentari

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Domanda:
Autore: Gunborg Palme, psicologa e psicoterapeuta, insegnante e tutor in psicoterapia.
Versione iniziale: 11 set 2002. Ultimo aggiornamento:16 giu 2003.
La terapia dei disturbi alimentari può aiutare?

Risposta:

Negli ultimi 10 anni la terapia ha fatto grandi passi in avanti e oggi possiamo affermare che la maggior parte dei pazienti con disturbi alimentari, soprattutto bulimici, può esser trattata con successo con un trattamento a medio-breve termine (da 5 a 12 mesi di terapia); un certo numero di casi meno gravi può invece esser trattato con un intervento a breve termine mentre un considerevole numero di pazienti (affetti soprattutto da anoressia nervosa), è costretto ad interventi ospedalieri come veri e propri ricoveri o day-hospital a causa delle loro condizioni fisiche e comportamentali.

Sfortunatamente esistono pazienti che non sembrano rispondere ad alcun trattamento e mostrano un andamento cronico del disturbo; in questi casi, recenti approcci terapeutici si sono dimostrati utili nelle situazioni di crisi e registrano una riduzione dell'indice di mortalità ed un aumento della qualità della vita. L'elemento che questi interventi hanno in comune è l'integrazione di differenti approcci terapeutici.

Le forme più lievi di disturbi alimentari vengono curate con diversi trattamenti che sembrano efficaci alla stessa maniera (terapia familiare, terapi cognitivo-comportamentale, terapia psicodinamica/ terapia interpersonale, terapia nutrizionale, terapia psico-farmacologica, gruppi di auto-aiuto, ecc.) ma, per le forme più gravi, è necessario adottare modelli terapeutici che considerino gli aspetti biologici, nutrizionali, psicologici, comportamentali e interpersonali del disturbo.

La terapia ospedaliera di molti casi gravi si basa su un teams multidisciplinare dioperatori composto da medici, nutrizionisti e psicologi formati nel trattamento dei disturbi alimentari. Questo tipo di intrevento terapeutico integrato è utile ad una grande gamma di tecniche terapeutiche che eliminano progressivamente tutti i fattori di mantenimento alimentari, caratteriologici e interpersonali della patologia. I pazienti cronici sono seguiti anche all'esterno dell'ospedale con programmi che si prefiggono di mantenere una condizione medica e psicologica stabile, per un discreto benessere. È importante sottolineare che nei casi medi o gravi di disturbi alimentari non esiste un singolo approccio che si sia dimostrato anche minimamente efficace come l'approccio integrato; persino la terapia farmacologica si è dimostrata meno efficace di quella psicoterapeutica perché anche in questo caso, è solo con un approccio integrato che si possono ottenere dei risultati soddisfacenti.

 
Attenzione: I documenti contenuti in questo sito Web sono solo a livello informativo. Il materiale non deve essere inteso come sostituto di una visita medica specialistica. Il materiale in questo sito web non può e non deve essere usato come base per una diagnosi o per scegliere un trattamento. Se trovi qualche cosa che potrebbe essere errata o inesatta scrivi a
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