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Fattori perpetuanti dei disturbi alimentari

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Autore: Dr. Fabio Piccini, medico e psicoterapeuta junghiano (AIPA), responsabile del Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la Casa di Cura ”Malatesta Novello” di Cesena (FC) e webmaster del sito www.anoressia-bulimia.it. E-mail:
Versione iniziale: 11 set 2002. Ultimo aggiornamento:16 giu 2003.
Numerose ricerche hanno mostrato che in media i disturbi alimentari durano 4-5 anni, per questa ragione sono chiamate patologie a lungo termine e tendono alla cronicizzazione. Non è ben chiaro perché alcune persone sviluppino un disturbo alimentare con un'evoluzione benigna che regredisce rapidamente ed altri, vadano incontro ad un disturbo cronico che peggiora nel tempo e che porta alla morte. Si suppone che i fattori che favoriscano il mantenimento e il deterioramento cronico siano:
  • La struttura di personalità del paziente
  • Difficoltà nelle relazioni interpersonali
  • Dieta restrittiva
  • Tecniche di controllo del peso
  • Abbuffate
  • Eccessivo esercizio fisico
  • Inappropriati interventi terapeutici
 
Attenzione: I documenti contenuti in questo sito Web sono solo a livello informativo. Il materiale non deve essere inteso come sostituto di una visita medica specialistica. Il materiale in questo sito web non può e non deve essere usato come base per una diagnosi o per scegliere un trattamento. Se trovi qualche cosa che potrebbe essere errata o inesatta scrivi a
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