La risposta è no. Ma, dato che mi pare che la sua domanda sia
da correlarsi alle dicerie sulle dipendenze da psicofarmaci può
essere utile aggiungere qualche spiegazione.
Il problema della dipendenza fisica da farmaci, il fatto cioè di
essere costretti a continuare ad assumere un certo farmaco per non dover
soffrire di una sindrome da astinenza in caso di sua interruzione
è qualcosa che riguarda fondamentalmente i farmaci ansiolitici ed
i sonniferi (intendiamo con questo termine le cosiddette benzodiazepine,
tipo: Tavor, Valium, En, Noan, Lexotan, etc.)
Una sindrome da astinenza che consiste, in questo caso, in un temporaneo
aumento della sintomatologia ansiosa.
E’ stato infatti dimostrato che una sindrome da astinenza
fisiologica è riscontrabile all’incirca nel 45ýei soggetti
che abbiano assunto benzodiazepine stabilmente e per lungo tempo.
Il problema consiste nel fatto che volendo smettere di assumere questi
farmaci senza patire una sindrome da astinenza, è necessario fare
un periodo di svezzamento nel corso del quale bisogna assumere dosi
progressivamente inferiori del farmaco. Lo svezzamento dovrebbe in teoria
durare circa una setttimana per ogni mese di assunzione del farmaco (se
si è assunto cioè del nitrazepam per 9 mesi, la durata del
periodo di svezzamento dovrebbe essere di circa nove mesi.
Una volta completato questo periodo di svezzamento è possibile
smettere di assumere il farmaco senza ulteriori preoccupazioni.
Tutti gli altri farmaci peraltro non danno questo tipo di problemi.
Se però parliamo dell’esistenza della dipendenza
psicologica, ovvero dell’aspettativa psicologica che si ha rispetto
agli effetti di un farmaco e che ci porta a continuare ad assumerlo allo
scopo di riceverne sempre nuovi benefici, e a non interromperlo per la
paura di perdere questi benefici, allora si tratta di un meccanismo molto
più diffuso.
Un meccanismo questo, che riguarda anche tanti azioni della vita di tutti
i giorni che nulla hanno a che fare con l’uso di farmaci psicotropi
ma che si richiamano piuttosto ad un tipo di pensiero magico irrazionale
che è tipico dei bambini (se faccio questo..allora
succederà quello).
Per proteggersi dagli effetti fisici e psicologici della dipendenza da
farmaci il metodo più sicuro consiste nell’avere sempre
presente il fatto che una terapia farmacologica è solo un rimedio
provvisorio finalizzato a fornire un sostegno di emergenza di fronte ad
una fase particolrmente difficile del ciclo di vita e che inevitabilmente
essa dovrà essere interrotta. Solo così sarà
possibile resistere al fascino della seduzione da parte degli
psicofarmaci.