Non esistono terapie standard per i disturbi del desiderio sessuale.
Per risolvere i problemi del desiderio sessuale nel sesso femminile,
può talora essere sufficiente un breve ciclo di incontri nei quali
la donna possa trovare uno spazio dedicato all'espressione dei propri
sesntimenti e a domande informative ed educazionali. Altre volte
può essere sufficiente una serie di colloqui di counseling centrati
sulla riduzione del desiderio in situazioni di stress quali, il lutto, la
disoccupazione, l'assenza di figli nella coppia, malattie del partner,
situazioni di stress lavorativo, etc.
Nei casi in cui sia presente una totale assenza di desiderio associata
anche ad assenza di comportamenti masturbatori, può essere utile
investigare la presenza di alterazioni ormonali. E, qualora queste vengano
dimostrate, può essere necessario assumere dei farmaci.
Il trattamento dipenderà essenzialmente dal tipo di problema
riscontrato. Nel caso di problematiche di origine biologica vi sono
differenze di trattamento sulla base della causa di origine del disturbo
(ad esempio, diminuzioni del desiderio causate dalla somministrazione di
determinati farmaci possono essere corrette modificando la posologia di
tali farmaci o viceversa somministrando farmaci diversi).
Le problematiche ad origine psicologica sono di solito pertinenza del
sessuologo. Ed, in questi casi, la psicoterapia può essere il
trattamento di prima scelta. È importante infatti capire come spesso
determinati pensieri disfunzionali possano farsi spazio nella mente,
andando poi ad influenzare negativamente la performance sessuale. Le
problematiche sociali, come le difficoltà relazionali, o lo stress
lavorativo vengono di solito trattate facendo ricorso alla terapia
relazionale (un particolare tipo di psicolterapia).
Un sessuologo può quindi usare diverse strategie terapeutiche allo
scopo di modificare i pensieri disfunzionali che si riscontrano nei
disturbi sessuali.