Quando si parla di motivazioni psicologiche al calo di desiderio
maschile, ci si riferisce di solito a determinati pensieri, sensazioni, o emozioni, che hanno come risultato una riduzione del desiderio sessuale.
In certe situazioni, la paura o la rabbia possono addirittura causare un blocco totale del desiderio sessuale.
Questo può essere dovuto a cause diverse, quali: l'ansia da
prestazione, la paura dell'intimità, l'insoddisfazione di
sé, o la rimozione di eventi traumatici dell'infanzia. Le
esperienze traumatiche, in particolare, possono avere una grande influenza
sul desiderio sessuale. Anche le esperienze luttuose non elaborate quali
la perdita di un partner e le incomprensioni o i conflitti di coppia
possono influenzare negativamente il desiderio sessuale.
Spesso la causa risiede nei problemi relazionali. Per tutta una serie di
ragioni, infatti, può accadere che il partner divenga una persona
fisicamente o psicologicamente meno attraente. Anche le differenze nel
livello di desiderio sessuale, unitamente al rifiuto delle avances
dell'altro, possono ingenerare dubbi sulla propria immagine corporea o
sulla autostima o sulla capacità di essere amati dall'altro. Anche
pensieri irrazionali, come ad esempio il pensare che il rifiuto di avere
rapporti sessuali equivale al rifiuto di avere una relazione di coppia
possono portare a sentimenti di sconforto o di rabbia a cui può
seguire un quadro depresssivo.
Bisogna anche considerare la diversa visione che uomini e donne hanno del
desiderio sessuale; mentre infatti per la donna il sesso è un modo
per raggiungere un'intimità ed un coinvolgimento emotivi, per
l'uomo il rapporot sessuale è un obiettivo a sé stante.
Altri fattori che possono influenzare negativamente il desiderio sono gli
eventuali problemi psicologici o di stress del partner, e i problemi
relazionali in genere.
Nella prima consulenza sessuologica, quindi, lo specialista tenderà
ad indagare in tutte queste direzioni allo scopo di inquadrare
adeguatamente il problema del calo di desiderio.