E’ ovviamente chiaro a tutti che la vita ha un suo corso che
é divisibile in un inizio, una fase centrale ed una fine.
La psicologia del ciclo di vita è quella branca della psicologia
che tenta di correlare il punto in cui un individuo si trova nel corso
della sua vita con il tipo di compiti che quella persona è
chiamata a fronteggiare e con il tipo di risorse che ha a disposizione
per affrontare questi compiti. Ed infine, con il tipo di disturbo che
l’individuo potrebbe sviluppare qualora non riuscisse a
fronteggiare adeguatamente queste sfide.
Da un punto di vista teoretico il concetto degli stadi della vita deriva
dalle teorie degli scienziati evoulzionisti.
Questo concetto sottolinea non solo il fatto che esistono diverse fasi
della vita, ma enfatizza anche l’ipotesi che ogni fase si
costruisca su quelle precedenti.
Nello stesso modo in cui un bambino non può imparare le divisioni
o le moltiplicazioni se prima non ha imparato le addizioni e le
sottrazioni, il fatto distaccarsi dalla famiglia e di formare una
relazione adulta sarà problematico per un individuo che non ha mai
avuto una relazione soddisfacente nella sua famiglia di origine.
Quando viene messo in questo modo il concetto di ciclo di vita diviene un
modo molto efficace per spiegare lo sviluppo delle difficoltà
umane.
Per intenderci, questo significa che nel diagnosticare la
difficoltà di un paziente, lo psicologo del ciclo di vita
tenterà in primo luogo di capire qual’è la fase del
ciclo di vita che il soggetto non è riuscito a superare.
L’incapacità della persona a superare con successo le fasi
successive può infatti essere facilmente spiegata nei termini di
una inadeguata preparazione ad affrontare quelle fasi.
La psicologia del ciclo di vita tenta infatti di usare la terapia per
correggere i deficit creati dal completamento inadeguato di una
precedente fase del ciclo di vita.