Potremmo dire che ognuno di noi ha due corpi: uno, che è quello che gli
altri possono vedere ed uno che è quello che pensiamo di avere, quindi
possiamo esser grassi e pensare di aver un corpo snello o possiamo essere
come Karin un'adolescente, che pesa solo 28 Kg. ma piange davanti al suo
terapeuta perché vorrebbe dimagrire, si vede grassa.
Coloro che soffrono
di disturbi Alimentari pensano di esser grasse quando mangiano troppo o
quando sono particolarmente ansiose mentre, quando sono calme e tranquille
riescono a vedere il proprio corpo più realisticamente. È sempre
possibile che la loro fame le porti ad abbuffarsi e, sapendo che
potrebbero non riuscire a fermarsi, hanno paura di poter perdere il
controllo.
La paura di ingrassare è spesso correlata al vedersi realmente
grasse. Coloro che da piccoli sono stati magri, spesso pensano di esserlo
anche da adulti, anche se sono in sovrappeso, mentre per coloro che da
piccoli sono stati magri è vero il contrario, specialmente se sviluppano
l'anoressia.
I pazienti che soffrono di disturbi alimentari basano il
giudizio di se stessi sul proprio peso e sull'immagine del proprio corpo,
pensano che se saranno magre, la loro vita cambierà: troveranno un
compagno, un lavoro soddisfacente, troveranno molti amici e saranno
ammirate.
Queste credenze hanno alla base dei pensieri distorti sul
proprio corpo (come: "ho la pancia gonfia", "le mie gambe sono troppo
grosse", sono un'inutile donna grassa", "oggi sono ingrassata un chilo e
domani non devo mangiare", "sono così grassa che disgusto gli altri", "non
devo ingrassare più di 40Kg., ecc.) che diventano piano piano delle vere
ossessioni.
Vi è anche l'incapacità di valutare il proprio corpo da un punto di vista
oggettivo, è per questo che molti diventano così sottopeso e denutriti,
perché la loro stima di sé è direttamente proporzionale al controllo che
riescono a mantenere sul peso corporeo e, ogni preoccupazione che non ha
magari niente a che fare con il corpo, è vissuta con ansia e con ripetuti
controlli sul peso.
Uno dei principali obiettivi della terapia che viene
fatta per i Disturbi Alimentari è quello di rompere questo circolo vizioso
cognitivo-comportamentale che porta ad una distorsione dell'immagine
corporea. Esistono molte tecniche che si focalizzano sulla
ristrutturazione corporea che, unite alla terapia, aiutano questi pazienti
ad avere una visone più realistica del proprio corpo e ad amarsi di più.
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