Anche se certe volte potrebbe farci comodo, i farmaci non hanno
questo potere. La malattia piuttosto, soprattutto se trattasi di una
malattia cronica, può in certi casi modificare il modo di vedere e
di vivere la vita.
Un disturbo mentale può rendere la visione della propria vita
senza senso o, viceversa, renderla disperata. Ma non sono i farmaci a
determinare questo risultato tant’è vero che si possono
avere questi stai d’animo anche in persone che non assumono farmaci.
Ci sono malattie che possono modificare grandemente il rapporto che una
persona ha con sé stessa, con gli altri, con la vita.
Tra queste vi sono per esempio molte malattie metaboliche, ma anche
patologie tumorali, o auto-immuni come l’AIDS.
In questi casi si vede bene come le modifiche che avvengono nel
comportamento del paziente sono da rifrirsi al fatto di soffrire di
quella determinata malattia piuttosto che al fatto di assumere un
determinato farmaco per la sua terapia.
Pertanto, se un medico specialista le ha prescritto degli psicofarmaci
per una qualsiasi motivata ragione, il mio consiglio è quello di
assumerli ai dosaggi prescritti senza timore di modifiche o di danni
cerebrali, in quanto non vi è alcun rischio del genere.