Se vi trovate nel bel mezzo di un’emergenza domestica e dovete
fronteggiare un vostro caro che si trova in uno stato delirante o di
allucinazioni la prima e la più importante cosa da farsi è
quella di non farsi prendere dal panico, ma cercare di rimanere calmi e
razionali.
Evitate di mettervi ad urlare o di farvi trascinare in una lite ma
cercate di ascoltare attentamente il vostro caro e poi cercate di agire
in questo modo.
NON dite cose del tipo: “tu sei completamente pazzo” o
“questa è una vera follia” o “hai bisogno di uno
strizzacervelli”. E non cercate di convincerlo che sbaglia
(finireste per aumentare la sua angoscia).
D’altra parte NON assecondatelo dicendo cose del tipo “hai
ragione, è vero”, “lo vedo anche io” se non
è quello che pensate realmente e lo dite solo per assecondarlo. Né
fatevi gioco di lui o delle sue sensazioni, e non mimimizzatele. Non
mettetevi a ridere ma non fatevi cogliere dall’ira o dalla rabbia.
INVECE, cercate di starlo ad ascoltare con atteggiamento comprensivo
senza però nascondere la vostra difficoltà a comprendere
un’esperienza cosìprofonda e personale. Tentate poi di
mostrargli con cautela la differenza che c’è tra che egli
dice di vedere, udire, sentire e la realtà oggettiva che si
può toccare e percepire.
Siate empatici e pazienti e cercate di immedesimarvi per quanto possibile
nella sua percezione delle cose, poi però cercate di cambiare
l’argomento della conversazione, magari chiedendogli di aiutarvi a
fare un lavoro domestico o un lavoretto in giardino, o in cucina, insomma
una qualsiasi attività che lo costringa a concentrarsi su qualche
cosa di diverso.
Suggeritegli infine di mettersi in contatto con il suo specialista
(psichiatra, psicologo o assitente sociale di fiducia) e di fare due
chiacchiere con lui e di chiedergli consiglio sul da farsi.
E, per finire, non angosciatevi, per ogni problema c’è una
soluzione!