Credo che il dover “controllare di nascosto” sia un segno evidente di mancata fiducia, una modalità clandestina di accostarsi all’altro che crea, anche se è “di nascosto”, un clima teso fatto di sospetti e di ansia. Penso che sia giusto controllare i propri figli, sapere che compagnie frequentino e dove trascorrano il proprio tempo, ma credo che tutto ciò lo si possa fare anche alla luce del giorno, parlando, chiedendo, offrendo stima e fiducia, pretendendo rispetto e correttezza.
I figli vogliono sentirsi al sicuro, vogliono dei genitori che si prendano cura di loro e che siano attenti ai loro spostamenti. Faccia capire a sua figlia che vuole sapere perché le vuole bene, la faccia sentire libera di poter parlare e di confidarle le sue paure, le dia fiducia, perché solo così le trasmetterà quella sicurezza che manca in tanti giovani.
Mi sembra inoltre che le paure di cui parlava nascano da angosce sue personali e non da reali fatti accaduti, da cattivi comportamenti di sua figlia, che si sentirà così ancor più ingiustamente accusata…le dia le possibilità che merita.