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Pregiudizi e incidenza dell´obesità

Autore: Dr. Fabio Piccini, medico e psicoterapeuta junghiano (AIPA), responsabile del Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la Casa di Cura ”Malatesta Novello” di Cesena (FC) e webmaster del sito www.anoressia-bulimia.it. E-mail:

Versione iniziale: 10 nov 2004. Ultimo aggiornamento: 10 nov 2004.

Una persona che ha problemi di obesità non deve preoccuparsi soltanto per il suo stato di salute, ma deve anche affrontare un'ampia gamma di pregiudizi molto diffusi nella nostra società.

I pregiudizi sulla gente obesa rappresentano una forma molto diffusa di razzismo culturale basato su una gamma di errate credenze stereotipate e profondamente radicate nella cultura occidentale.

I pregiudizi più comuni sono:

Questi pregiudizi sono ancora più gravi perché la ricerca scientifica ne ha sottolineato la falsità.

Sono idee talmente radicate che, anche se l'obesità rappresenta un problema che è diffuso come un'epidemia a livello mondiale (approssimativamente il 20% delle donne e il 30% degli uomini del mondo sono destinati a soffrirne entro il 2005) la gente continua a rendere la vita delle persone obese ancora più difficile.

Molti obesi secondo i medici, sono troppo grassi per: essere contenuti in un letto d'ospedale per essere poi operati, rimanere su una comune sedia a rotelle senza restare bloccati dentro, entrare nel tunnel di un apparecchio per una CAT e una RMN.

Considerando gli ultimi due o tre milioni di anni della storia umana, bisogna prender coscienza del fatto che l'obesità sarà un triste ma inevitabile destino per molti di noi. Lo sviluppo sembrava privilegiare le persone che sceglievano alimenti grassi ed energici perchè in origine era utile per la sopravvivenza, visto che si dovevano immagazzinare calorie per affrontare le situazioni di carestia.

Con l'arrivo delle tecnologie che hanno autonomizzato il mondo del lavoro e la vita di tutti i giorni, l'esercizio fisico è diventato per molte persone che vivono nei paesi occidentali una scelta o un lusso, ma non è per questo che si ha un eccessivo consumo di cibo calorico.

Al giorno d'oggi un americano su due è considerato in sovrappeso (nel 1950 uno su quattro), in Italia abbiamo il 40% di persone con peso eccessivo.

I pregiudizi non sono quindi di certo utili ad affrontare il problema e le pillole miracolose prodotte negli ultimi anni dalle case farmaceutiche non sembrano dare benefici se paragonate agli effetti secondari.

Di conseguenza la ricerca si sta dedicando alla ricerca dei geni che controllano il metabolismo dei lipidi e dell'accumulo del grasso, nel frattempo l'unica cosa che sembra funzionare è il seguire un'alimentazione equiparata al vostro consumo energico unita ad un programma di regolare attività fisica (secondo l'Istituto Nazionale della Salute Americano, 30 minuti di esercitazione moderata al giorno dovrebbero essere sufficienti).

Maggiori informazioni sui Incidenza dei Disturbi Alimentari

Ulteriori informazioni

Fonti, referenze

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