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Fabio Piccini, medico e psicoterapeuta Junghiano è responsabile del servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la casa di cura "Malatesta Novello" di Cesena. Lavora privatamente a Rimini e a Chiavari. E-mail:
Domanda:
Quali tipi di disturbi psicologici bisogna aspettarsi in un paziente affetto da AIDS?
Risposta:
Bisogna infatti considerare che essi oltre a dover affrontare l’ipotesi di poter morire per causa della loro malattia debbono anche, in molti casi, affrontare con i loro famigliari le più intime tra le problematiche personali, quelle cioé inerenti la loro sessualità.
Una reazione che si incontra comunemente in questi pazienti è una intensa rabbia nei confronti della persona che essi ritengono li abbia infettati. Un'altra reazione molto comune è il sentimento di timore e di colpa per il fatto di poter aver passato l’infezione ai loro cari (figli o partners).
Il fatto di rendersi conto che questa tragedia avrebbe potuto essere evitata può portare a comportamenti suicidari. Spesso infatti molti pazienti preferirebbero affrontare la morte piuttosto che le complicanze della malattia.
A tutto questo si deve aggiungere anche il peso dell’isolamento sociale che spesso circonda i pazienti affetti da AIDS.
In questi casi pertanto, se si vuole migliorare la qualità della vita di questi pazienti, è assolutamente fondamentale convincere il paziente cui sia stato diagnosticato un AIDS a frequentare programmi di supporto di gruppo, o di Home-care, che hanno lo scopo di aiutarlo a elaborare questi complessi sentimenti (programmi peraltro previsti dalla maggior parte degli ospedali specialistici per la terapia dell’AIDS).