Auto-monitoraggio

Autore: Dr. Fabio Piccini, medico e psicoterapeuta junghiano (AIPA), responsabile del Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la Casa di Cura ”Malatesta Novello” di Cesena (FC) e webmaster del sito www.anoressia-bulimia.it. E-mail:

Versione iniziale: 11 set 2002. Ultimo aggiornamento: 16 giu 2003.

Domanda:

 Dovrei scrivere un diario su quello che mangio?

Risposta:

La parola auto-monitoraggio viene utilizzata per descrivere una tecnica di auto-terapia che include una serie di attività che coloro che soffrono di anoressia, bulimia o disturbi dell'alimentazione incontrollata mettono in pratica per guarire. L'auto-monitoraggio include le seguenti attività:

Il diario del cibo è simile al diario che gli atleti professionisti utilizzano per annotare gli esercizi svolti, e consiste in una serie di colonne che contengono le seguenti informazioni: l'ora del giorno, il cibo e le bevande consumate, in che luogo si mangia e ci si abbuffa, eventuali metodi compensatori (come ginnastica, induzione del vomito, utilizzo di droghe) e pensieri e sensazioni provati durante l'abbuffata. Il diario può anche essere utilizzato per mostrare come le tue abitudini alimentari siano diverse da quelle di un sano programma dietetico; deve esser compilato ogni giorno, ogni volta che la persona mangia o beve, immediatamente, non dopo qualche ora. L'obiettivo è aiutare a capire cosa accade quando si mangia. Una volta alla settimana dovresti verificare la tendenza registrata nel diario (senza essere troppo rigida) e, sulla base di questa analisi, specificare un obiettivo da raggiungere per la prossima settimana; l'obiettivo deve ovviamente tener in mente ciò che è già stato raggiunto e deve orientarsi oltre, muovendosi sempre a piccoli passi. Se per alcune settimane non vedi miglioramenti nelle tue abitudini alimentari non demoralizzarti e continua a lottare.

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