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Ho 18 anni e scrivo sul mio diario

Autore: Dr. Fabio Piccini, medico e psicoterpeuta junghiano (AIPA), (piccini@anoressia-bulimia.it)

Dr.ssa Agnese Sacchetta, psicologa clinica

Versione iniziale: 06 feb 2004. Ultimo aggiornamento: 10 feb 2004.

Domanda: 

Ho 18 anni, quando sono triste non parlo con nessuno ma scrivo sul mio diario, i miei genitori si arrabbiano. Cosa devo fare?

Risposta:

Scrivere su un diario è considerato un atto terapeutico perché è un modo per pensarsi e per ricostruire ciò che accade nella propria vita, è una maniera per esprimere e per riconoscere le proprie emozioni. E’ anche vero però che un diario non può dar risposta alle tue domande, non può offrirti una parola di conforto o un consiglio…perché non riesci a confidarti con qualcuno? Non devono essere per forza i tuoi genitori, ma anche un’amica o chiunque sia in grado di aiutarti, prova a fidarti di chi ti sta vicino e ti vuole bene, dai loro una possibilità.

Il consiglio che posso darti è quello di continuare a scrivere sul tuo diario, ma di provare anche a parlare con qualcuno nei momenti di crisi e anche se non vuoi confidare certe preoccupazioni ai tuoi genitori, parla comunque con loro, di altro magari, ma non chiuderti in te stessa, non fa bene al tuo cuore.

Fonti, referenze

Attenzione: I documenti contenuti in questo sito Web sono solo a livello informativo. Il materiale non deve essere inteso come sostituto di una visita medica specialistica. Il materiale in questo sito web non può e non deve essere usato come base per una diagnosi o per scegliere un trattamento. Se trovi qualche cosa che potrebbe essere errata o inesatta scrivi a
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