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Indicazioni della terapia elettroconvulsiva (ECT)

Autore: Dr. Fabio Piccini, medico e psicoterpeuta junghiano (AIPA), (piccini@anoressia-bulimia.it)

Dr.ssa Agnese Sacchetta, psicologa clinica

Versione iniziale: 25 feb 2004. Ultimo aggiornamento: 25 feb 2004.

Domanda: 

In quali casi può essere utile la terapia elettroconvulsiva?

Risposta:

Oggi la terapia elettroconvulsiva viene utilizzata molto raramente e soprattutto nei casi di depressioni psicotiche con ideazioni suicide resistenti al trattamento. Generalmente viene effettuata in 6/7 trattamenti che si svolgono nel giro di qualche settimana. Gli effetti collaterali sono legati all’anestesia generale e alla memoria a breve termine, questi ultimi verrebbero ridotti se gli elettrodi venissero applicati soltanto all’emisfero non dominante (l’efficacia in questo caso è però minore).

L’efficacia della terapia elettroconvulsiva è data dal riassetto recettoriale che si crea, il passaggio della corrente produce, infatti, una crisi convulsiva terapeutica.

Fonti, referenze

Attenzione: I documenti contenuti in questo sito Web sono solo a livello informativo. Il materiale non deve essere inteso come sostituto di una visita medica specialistica. Il materiale in questo sito web non può e non deve essere usato come base per una diagnosi o per scegliere un trattamento. Se trovi qualche cosa che potrebbe essere errata o inesatta scrivi a
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