Prima di tutto ritengo importante chiarire un equivoco molto
diffuso, secondo il quale una persona può essere solo omosessuale o
eterosessuale. Kinsey ed i suoi collaboratori (nel famoso Rapporto Kinsey)
mediante opportuni test hanno valutato il grado di omosessualità ed
eterosessualità delle persone dimostrando che alcuni individui hanno
un orientamento completamente omosessuale, altri sono bisessuali, ed altri
ancora (la maggioranza) sono interamente eterosessuali.
E’ stato anche dimostrato che una quota significativa di individui
eterosessuali può manifestare dei comportamenti omosessuali in
circostanze in cui l’accesso all’altro sesso è
impedito o reso impossibile per le più varie ragioni (scuole,
servizio militare, carceri, etc.).
E’ anche importante fare una istinzione tra l’orientamento
sessuale omosessuale (il fatto cioè di avere preferenza esclusiva
per una sessualità di tipo omosessuale) ed il comportamento
omosessuale. Il comportamento omosessuale è infatti piuttosto
comune nell’adolescenza, mentre la prevalenza
dell’orientamento sessuale omosessuale nell’adulto è
di circa il 7ïei maschi e di circa il 4ïelle femmine (anche se si
ritiene che questi dati siano stimati per difetto).
In tutti i paesi europei l’omosessualità è
considerata un comportamento assolutamente legale purché venga
messa in atto da individui considerati in grado di intendere e di volere
e consenzienti.
E per finire l’omosessualità è scomparsa da diversi
anni anche dai manuali psichiatrici non essendo più considerata
una malattia psichiatrica. Quindi, se non ci sono altri tipi di sintomi
(tipo depressione, ansia, etc.) una persona omosessuale che viva in
maniera soddisfacente la sua sessualità non necessita di alcuna
terapia.