Versione iniziale: 16 giu 2003.
Ultimo aggiornamento: 16 giu 2003.
Probabilmente i soggetti con disturbi alimentari non hanno mai avuto un
buon rapporto con le loro emozioni. Si impara ad identificare le emozioni
quando si è molto piccoli, nell'interazione con gli altri comunque, se non
si è ricevuto aiuto dall'ambiente circostante, si è cresciuti con una
certa confusione sul proprio mondo interiore.
La psicoterapia insegna ai pazienti ad ascoltarsi dentro e a capire cosa
realmente provano e vogliono, i pazienti cominciano ad essere molto più
sinceri con loro stessi, ma ciò può portare ulteriori problemi nel loro
ambiente di vita. Se tu non hai un terapeuta, puoi tentare di identificare
le tue emozioni come segue:
Cogli l'occasione quando ti senti incline ad abbuffarti o ti senti
morire di fame in una maniera esagerata rispetto alle tue necessità.
Non abbuffarti e non morire di fame. Mangia quanto basta.
Coricati in una stanza tranquilla e chiudi gli occhi.
Probabilmente proverai una sensazione spiacevole.
Questa sensazione di spiacevolezza diventerà abbastanza insopportabile,
ciò nonostante rimani dove sei. Gradualmente diverrai consapevole delle
tue reali sensazioni.
Paura, ripugnanza, vergogna, rabbia, paura e dolore sono esempi di
emozioni soppresse che possono aver contribuito all'abbuffata o alla tua
scelta di non mangiare.
La spiacevolezza è vissuta come un pericolo, ma non lo è, abbi
coraggio! È il trattenere le emozioni che può essere pericoloso, non la
coscienza e l'esperienza di esse.
Lascia espandere il sentimento di spiacevolezza ed entra in contatto
con esso, concedi a te stesso di vivere queste emozioni emettendo suoni e
facendo movimenti.
In un quarto d'ora la sensazione di spiacevolezza probabilmente sarà
sparita e con essa il tuo forte bisogno di abbuffarti o di privarti del
cibo.
Concedi a te stesso un po' di soddisfazione per aver saputo gestire
tale situazione con successo.