Diete alternative

Autore: Dr. Fabio Piccini, medico e psicoterapeuta junghiano (AIPA), responsabile del Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la Casa di Cura ”Malatesta Novello” di Cesena (FC) e webmaster del sito www.anoressia-bulimia.it. E-mail:

Versione iniziale: 11 set 2002. Ultimo aggiornamento: 16 giu 2003.

Le diete restrittive solitamente non funzionano, è stato dimostrato che circa il 90% delle persone che seguono questo tipo di diete riacquistano il peso perduto in breve tempo e a volte vanno incontro persino ad un aumento di peso. Come possiamo allora imparare a mangiare correttamente e a tenere sotto controllo i chili in eccesso? L'Associazione Americana dei Nutrizionisti ha proposto per parecchi anni un metodo chiamato "dieta alternativa" che consiste nel separare il cibo in gruppi: Ogni gruppo contiene alimenti che hanno composizioni e valori nutrizionali simili e possono per questo essere intercambiati tra loro. Per ogni gruppo c'è un alimento di riferimento (per esempio 60 gr. di pane) che può esser sostituito con un altro alimento dello stesso gruppo cambiando semplicemente il quantitativo (per esempio 2 fette di polenta, 2 pacchetti di crackers, 6 biscotti, ecc.). Per esempio il pranzo potrebbe consistere in: 2 porzioni del gruppo pane/pasta,
1 porzione del gruppo della carne (o del gruppo dei formaggi)
1 porzione del gruppo dei condimenti
1 porzione del gruppo delle verdure
1 porzione del gruppo della frutta
La scelta del cibo deve corrispondere al quantitativo delle porzioni e deve essere libera all'interno di ogni gruppo; l'importante è che alla fine della giornata si abbia mangiato cibo da ogni gruppo, come previsto dallo schema. Una dieta alternativa è un valido modo per imparare a mangiare in maniera sana ed equilibrata e può esser seguita sia da chi ha problemi con l'alimentazione sia da chi non li ha. Maggiori informazioni circa la dieta alternativa possono essere trovate nei testi di auto-aiuto.

Maggiori informazioni sulle diete efficaci

Ulteriori informazioni