La cura del bambino e i suoi reali bisogni

Autore: Gunborg Palme, psicologa e psicoterapeuta, insegnante e tutor in psicoterapia.

Versione iniziale: 18 mar 2004. Ultimo aggiornamento: 12 lug 2004.

Domanda:

 Come devi educare i tuoi figli affinchè non sviluppino un disturbo alimetare?

Risposta:

La prevenzione dello sviluppo dei disturbi alimentari deve iniziare in età precoce e deve focalizzarsi anche su atteggiamenti e comportamenti non direttamente collegati al cibo e al mangiare; le conoscenze sull'enorme imortanza delle esperienze vissute nell'infanzia è ormai una certezza consolidata e i genitori devono quindi imparare a rispondere in modi differenti ai diversi bisogni del figlio, in modo che l'iniziativa personale, il controllo interno e la consapevolezza di sé ricevano un valido supporto. Secondo Hilde Bruch, il rigido programma educativo ampiamente accettato negli anni '30, è stato sostituito negli anni quaranta e cinquanta da campagne che incoraggiano i genitori ad evitare la frustrazione nei figli e ad accettarli sempre. Il difetto di entrambe le raccomandazioni però, è che i genitori in questo modo trascurano comunque i figli perché seguono in realtà i propri impulsi e bisogni corporei, non permettendo ai bambini di acquisire la capacità di controllo del proprio corpo. La disponibilità dei genitori a soddisfare i bisogni dei figli e nello stesso tempo a porre loro dei limiti è necessaria se si vuole instaurare con loro un buon rapporto; i genitori devono imparare a distinguere nei loro figli le sensazioni di fame dalle altre sensazioni sgradevoli, perché solo così impareranno a riflettere su se stessi. Non devono inoltre usare assolutamente il cibo per calmare il bambino punendolo o ricompensandolo.

I genitori potranno aiutare il loro figlio insegnandogli ad accettare e a riconoscere i segnali che provengono dal proprio corpo, soprattutto quelli di fame e sazietà e non dovrebbero imporre al bambino la loro idea su quando sia giusto mangiare perché l'unico criterio che dovrà rispettare sarà quello legato ai suoi segnali di fame; il cibo non deve essere associato a nient'altro se non alla fame ed i genitori dovranno accertarsi che a casa sia sempre presente cibo sano perché altrimenti il bambino potrebbe preferire quegli alimenti non salutari che non permetterebbero al suo fisico di ricevere il giusto nutrimento. È certo che per i genitori è un compito molto difficile quello di dover soddisfare i bisogni dei propri figli, soprattutto quando ci sono tanti altri problemi a cui dover pensare.

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