Disturbi psicologici nei pazienti affetti da AIDS

Autore:

Fabio Piccini, medico e psicoterapeuta Junghiano è responsabile del servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la casa di cura "Malatesta Novello" di Cesena. Lavora privatamente a Rimini e a Chiavari. E-mail:

Versione iniziale: 28 ott 2003. Ultimo aggiornamento: 28 ott 2003.

Domanda:

 Quali tipi di disturbi psicologici bisogna aspettarsi in un paziente affetto da AIDS?

Risposta:

I pazienti cui viene diagnosticato un AIDS sono particolarmente soggetti a disturbi di natura psicologica.

Bisogna infatti considerare che essi oltre a dover affrontare l’ipotesi di poter morire per causa della loro malattia debbono anche, in molti casi, affrontare con i loro famigliari le più intime tra le problematiche personali, quelle cioé inerenti la loro sessualità.

Una reazione che si incontra comunemente in questi pazienti è una intensa rabbia nei confronti della persona che essi ritengono li abbia infettati. Un'altra reazione molto comune è il sentimento di timore e di colpa per il fatto di poter aver passato l’infezione ai loro cari (figli o partners).

Il fatto di rendersi conto che questa tragedia avrebbe potuto essere evitata può portare a comportamenti suicidari. Spesso infatti molti pazienti preferirebbero affrontare la morte piuttosto che le complicanze della malattia.

A tutto questo si deve aggiungere anche il peso dell’isolamento sociale che spesso circonda i pazienti affetti da AIDS.

In questi casi pertanto, se si vuole migliorare la qualità della vita di questi pazienti, è assolutamente fondamentale convincere il paziente cui sia stato diagnosticato un AIDS a frequentare programmi di supporto di gruppo, o di Home-care, che hanno lo scopo di aiutarlo a elaborare questi complessi sentimenti (programmi peraltro previsti dalla maggior parte degli ospedali specialistici per la terapia dell’AIDS).

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Fonti, referenze