Non puoi evitare le persone cattive

Autore: Gunborg Palme, psicologa e psicoterapeuta, insegnante e tutor in psicoterapia.

Versione iniziale: 05 lug 2002. Ultimo aggiornamento: 16 giu 2003.

Domanda:

 Come dovrei comportarmi con i cattivi clienti al lavoro?

Risposta:

Alcune persone trovano veramente difficile avere a che fare con i così detti cattivi clienti, stanno male per giorni se ne incontrano uno; se rientri in questa categoria dovresti iniziare a pensare diversamente : un terapeuta ha raccontato che quando una sua paziente serve i clienti pensa "SUS, SUS, SUS" che sta per "sembri una strega" ma non rivela mai le sue vere sensazioni e sorride come se nulla fosse riuscendo così a proteggersi. Non c'è mai una vera ragione per essere sgradevoli verso gli altri e non è colpa tua se alcune persone si rivelano poco simpatiche; se tu hai fatto qualcosa di sbagliato il cliente potrà lamentarsi e tu potrai risolvere il problema ma non sarà opportuno che lui si sfoghi con te. L'aggressione verbale verso gli altri è paragonabile alla violenza fisica e lascia delle cicatrici che talvolta durano tutta la vita. Non guardare però un cliente arrabbiato solo come un qualcosa di negativo perché ti sta mostrando la sua preoccupazione e il suo interesse attraverso la sua rabbia: cerca di capire perché è arrabbiato e pensa a come puoi cambiare il tuo modo di lavorare affinché non si creino più simili situazioni. A volte si creano delle difficoltà perché i clienti non si sentono bene e allora prova a fare una battuta simpatica, potresti aiutarli; altre volte invece le persone sono convinte che sia giusto arrabbiarsi per ogni minimo errore che gli altri commettono perché hanno una certa nota di sadismo e si divertono a veder soffrire gli altri.

Quando il cliente sta sbagliando in maniera obiettiva, mostragli che lo capisci, è sempre positivo far capire che si è disposti a comunicare e a comprendere le ragioni dell'altro. Può esser utile discutere di questo tipo di clienti con amici e colleghi, il loro supporto ed il loro aiuto può essere prezioso.

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Fonti, referenze