Versione iniziale: 11 set 2002.
Ultimo aggiornamento: 16 giu 2003.
Prima di intraprendere qualsiasi percorso dietetico dovresti chiederti
che tipo di bellezza vorresti raggiungere; la maggior parte delle donne
desidera assomigliare alle magrissime modelle che appaiono sulle riviste
di moda, che hanno un peso e un BMI dal15 al 23% inferiore a quello delle
donne della stessa età. Negli ultimi 30 anni le modelle sono diventate più
magre del 23% mentre le donne che vivono nei paesi occidentali della
stessa età sono diventate il 15% più grasse. Questo vale anche per i
modelli maschi. Il risultato di questa tendenza sarà che la lacuna che
esiste tra le modelle e le persone normali crescerà, la gente si piacerà
sempre di meno ed i disturbi alimentari si diffonderanno enormemente. Una
indagine pubblicata nel 1995 su un giornale americano dimostra che dopo
aver fatto circolare un grande numero di riviste, il 70% dei lettori si
sentiva depresso, in colpa per la propria debolezza o si vergognavano del
peso e dell'immagine corporea. Il peso considerato ideale dalle case di
moda è per molte persone irraggiungibile perché non è previsto dalla
propria costituzione e quindi, anche se venisse raggiunto per un breve
periodo, tenderebbe a tornare al peso precedente.
Questo concetto della definizione psicologica individuale del peso non è
molto conosciuto e diffuso ma merita sicuramente molta attenzione. I
nutrizionisti con il termine "peso", intendono quello che una persona
raggiunge terminato lo sviluppo corporeo a circa 25 anni di età, le cui
variazioni sono contenute nella tavola della crescita; il peso dipende
quindi dalla costituzione e dalla morfologia corporea, dall'altezza e dal
peso delle ossa. Può esser quindi classificato sulla base di questi
parametri e la persona può appartenere ad una di queste categorie: magra,
normale, grassa. Il peso al quale una persona può aspirare è quindi quello
raggiunto dopo la fine della pubertà (il periodo di massimo sviluppo della
costituzione) che rimane stabile per almeno due anni; in realtà potrebbe
essere ulteriormente diminuito (in una maniera ragionevole) ma al massimo
del 12% e mantenuto senza sforzi eccessivi con un'alimentazione corretta e
regolare ed un adeguato esercizio fisico. Aspettarsi di più non è quindi
molto sensato.