Differenze tra coloro che soffrono di disturbi alimentari e le altre persone

Autore: Gunborg Palme, psicologa e psicoterapeuta, insegnante e tutor in psicoterapia.

Versione iniziale: 05 lug 2002. Ultimo aggiornamento: 12 lug 2004.

Domanda:

 In cosa chi soffre di disturbi alimentari è diverso dalle altre persone?

Risposta:

Coloro che soffrono di disturbi alimentari non hanno il controllo dei loro bisogni e dei loro impulsi e sentono di esser governati da forze esterne. Le storie della loro vita mettono in evidenza alcune esperienze comuni: quando erano bambini, i loro genitori non rispondevano in maniera adeguata ai segnali che i figli comunicavano circa i loro bisogni e di conseguenza non hanno trasmesso loro la capacità di individuare e distinguere le proprie sensazioni.

Altre persone con patologie alimentari non conoscono i segnali di fame e sazietà o non li ascoltano, mangiano infatti per ragioni diverse da quella della fame fisica, per esempio se sono stanche, stressate o tristi. Soffrono per la difficile relazione che hanno con il cibo ma non riescono a cambiare il loro atteggiamento; le persone che non soffrono di disturbi alimentari sono in contatto con le loro sensazioni fisiche di fame e sazietà e le utilizzano per decidere quando e quanto mangiare, senza essere spinti da altre ragioni ad ingerire cibo.

Alimentazione disturbata

Alimentazione normale

Cosa controlla il mangiare?

Il mangiare non è controllato dalla fame, dall'appetito e dalla sazietà. Può esser controllato attraverso una dieta, il calcolo delle calorie, le sensazioni, la vista e l'odore del cibo.

Il mangiare è controllato dalla fame, l'appetito e la sazietà. La persona mangia quando è affamata e si ferma quando è sazia e sente solitamente il bisogno di cibo all'ora di pranzo e di cena.

Perché una persona mangia?

Spesso per ragioni diverse dal bisogno di nutrizione: per modificare la linea, per ridurre il dolore, lo stress, l'angoscia, la rabbia, la solitudine, la colpa e la vergogna.

Per il nutrimento, la salute e l'energia. A volte per piacere e per stare in compagnia. La sensazione che si prova è di soddisfazione.

Quando una persona mangia?

Il mangiare è irregolare e caotico - troppo o troppo poco. A volte salta il pasto, a volte digiuna, a volte mangia troppo e a volte segue una dieta. È comune che mangi troppo o troppo poco.

Abitudini regolari. Solitamente tre pasti al giorno e uno spuntino tra i pasti se ci si sente affamati.

Cosa controlla il mangiare?

Per una persona sana il mangiare è controllato dalle sensazioni di vera fame, dall'appetito e dalla sazietà. La persona mangia quando è affamata e si ferma quando è sazia.

Una persona che soffre di disturbi alimentari non ha il controllo della fame perché non è in grado di collegare i suoi bisogni nutrizionale alle sue sensazioni. Il mangiare è controllato attraverso una dieta, il calcolo delle calorie e il buon cibo.

Perché una persona mangia?

Una persona sana mangia per ricevere nutrimento, per la salute e l'energia; a volte per piacere e per stare in compagnia. La sensazione che prova è di soddisfazione.

Coloro che soffrono di disturbi aliementari spesso mangiano per modificare la linea, per ridurre il dolore, lo stress, l'angoscia, la rabbia, la solitudine, la colpa e la vergogna.

Quando una persona mangia?

Una persona sana ha delle abitudini regolari. Solitamente consuma tre pasti al giorno e fa uno spuntino tra i pasti se si sente affamata.

Una persona che soffre di disturbi aliemetnari mangia irregolarmente e caoticamente - troppo o troppo poco. A volte salta il pasto, a volte digiuna a volte mangia troppo e a volte segue una dieta. È comune che mangi troppo o troppo poco.

Se la tua alimentazione è normale: hai contatto con le tue sensazioni fisiche di fame e sazietà e ti servono per capire quando e quanto mangiare. Normalmente non mangi per ragioni diverse da quelle della fame e della sazietà. Ottieni soddisfazione dal cibo.

Se la tua alimentazione è disturbata: non sei in grado di sentire i tuoi segnali corporei di fame e sazietà o puoi sentirli ma non li ascolti; in entrambi i casi mangi per ragioni diverse dal bisogno di nutrimento, come per stress o tristezza. Non riesci a risolvere i tuoi problemi con il cibo.