Le anoressiche pensano di essere grasse

Autore: Gunborg Palme, psicologa e psicoterapeuta, insegnante e tutor in psicoterapia.

Versione iniziale: 05 lug 2002. Ultimo aggiornamento: 21 nov 2008.

Domanda:

 Perchè molte anoressiche pensano di essere grasse quando sono in realtà così magre?

Risposta:

Potremmo dire che ognuno di noi ha due corpi: uno, che è quello che gli altri possono vedere ed uno che è quello che pensiamo di avere, quindi possiamo esser grassi e pensare di aver un corpo snello o possiamo essere come Karin un'adolescente, che pesa solo 28 Kg. ma piange davanti al suo terapeuta perché vorrebbe dimagrire, si vede grassa.

Coloro che soffrono di disturbi Alimentari pensano di esser grasse quando mangiano troppo o quando sono particolarmente ansiose mentre, quando sono calme e tranquille riescono a vedere il proprio corpo più realisticamente. È sempre possibile che la loro fame le porti ad abbuffarsi e, sapendo che potrebbero non riuscire a fermarsi, hanno paura di poter perdere il controllo.

La paura di ingrassare è spesso correlata al vedersi realmente grasse. Coloro che da piccoli sono stati magri, spesso pensano di esserlo anche da adulti, anche se sono in sovrappeso, mentre per coloro che da piccoli sono stati magri è vero il contrario, specialmente se sviluppano l'anoressia.

I pazienti che soffrono di disturbi alimentari basano il giudizio di se stessi sul proprio peso e sull'immagine del proprio corpo, pensano che se saranno magre, la loro vita cambierà: troveranno un compagno, un lavoro soddisfacente, troveranno molti amici e saranno ammirate.

Queste credenze hanno alla base dei pensieri distorti sul proprio corpo (come: "ho la pancia gonfia", "le mie gambe sono troppo grosse", sono un'inutile donna grassa", "oggi sono ingrassata un chilo e domani non devo mangiare", "sono così grassa che disgusto gli altri", "non devo ingrassare più di 40Kg., ecc.) che diventano piano piano delle vere ossessioni.

Vi è anche l'incapacità di valutare il proprio corpo da un punto di vista oggettivo, è per questo che molti diventano così sottopeso e denutriti, perché la loro stima di sé è direttamente proporzionale al controllo che riescono a mantenere sul peso corporeo e, ogni preoccupazione che non ha magari niente a che fare con il corpo, è vissuta con ansia e con ripetuti controlli sul peso.

Uno dei principali obiettivi della terapia che viene fatta per i Disturbi Alimentari è quello di rompere questo circolo vizioso cognitivo-comportamentale che porta ad una distorsione dell'immagine corporea. Esistono molte tecniche che si focalizzano sulla ristrutturazione corporea che, unite alla terapia, aiutano questi pazienti ad avere una visone più realistica del proprio corpo e ad amarsi di più.

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