Crescere un bambino e Disturbi Alimentari

Autore: Gunborg Palme, psicologa e psicoterapeuta, insegnante e tutor in psicoterapia.

Versione iniziale: 18 mar 2004. Ultimo aggiornamento: 18 mar 2004.

Domanda:

 Come dovrei crescere i miei figli affinchè non sviluppino un disturbo alimentare?

Risposta:

More. I genitori possono aiutare i loro bambini a sviluppare una sensibilità adeguata verso l'impulso della fame, possono fare in modo che riconoscano questa precisa sensazione.

Dovrebbero innanzi tutto, dare ai bambini da mangiare quando sono fisicamente affamati, il cibo non dovrebbe mai essere usato come una ricompensa e dovrebbe essere assunto soltanto nel momento in cui viene avvertita la vera fame, la fame fisica, questa è la cosa più importante.

» importante ascoltare i bambini per capire le loro sensazioni ed esigenze e mostrare loro rispetto, ma questo non significa che debbano ottenere sempre ciò che desiderano, dovrebbero mangiare ad esempio quando sono affamati ed arrestarsi una volta sazi, non bisogna mai costringerli, non si dovrebbero essere ricompensati con il cibo ne puniti trattenendoglielo.

Non bisognerebbe dare al mangiare un'enfasi eccessiva e sarebbe necessario mangiare soprattutto per ottenere la nutrizione e soddisfare la fame, il piacere può essere trovato altrove. Offrite ai bambini alimenti adeguati e salutari, non caramelle, panini o torte.

La base per lo sviluppo di un Disturbo del Comportamento Alimentare ha origine spesso durante il primo anno di vita ma poi, l'educazione, avrà un ruolo decisivo per la reale comparsa o meno del Disordine. L'ambiente circostante deve, soprattutto in questo periodo, rispondere prontamente e adeguatamente alle necessità del bambino, allora, e solo allora, imparerà ad organizzare le varie informazioni che riceve per capirle ed interpretarle; prima che impari ad acquisire questo tipo di padronanza non è in grado di differenziare i suoi bisogni ed impulsi e, se non impara a farlo, crescerà confuso e non riuscirà a distinguere le esperienze biologiche da quelle emotive. Chi si prende cura del bambino, quando avverte il suo bisogno di nutrizione gli offre il cibo in risposta al pianto e così egli, a poco a poco, impara a distinguere la sensazione "della fame" da altre tensioni e bisogni. Se invece la reazione dell'adulto non è adeguata, per esempio se lo trascura, se è troppo protettivo o se lo lascia libero senza limiti, il risultato sarà una situazione di confusione e smarrimento; quando il bambino crescerà non potrà distinguere tra la fame e la soddisfazione, o tra i bisogni nutrizionali ed altre sensazioni di disagio e di tensione.

Che dieta è raccomandata per i bambini in sovrappeso?

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Fonti, referenze