Versione iniziale: 11 set 2002.
Ultimo aggiornamento: 25 dic 2008.
I pazienti che soffrono di disturbi alimentari hanno dei tratti di personalità comuni che sono considerati dagli esperti fattori individuali che rendono vulnerabili al disturbo ed aumentano il rischio di esserne colpiti; questo vuol dire che una persona con questi tratti di personalità e che cresce in un ambiente sociale e culturale che enfatizza la magrezza,
cercherà di rifugiarsi nella dieta quando dovrà affrontare situazioni difficili e rischierà di sviluppare il disturbo.
Possiamo dire che una persona è a rischio di sviluppare un disturbo alimentare se:
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Ha una bassa stima di sé
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Non ha stima di sé
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Non ha fiducia in se stessa o nelle atre persone
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Ha una bassa consapevolezza delle proprie sensazioni
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Tende al perfezionismo
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Segue gli estremi (ogni cosa è bianca o nera)
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Non conosce le mezze misure
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Ha comportamenti impulsivi o ossessivi, cerca di evitare la monotonia
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Dà troppa importanza al peso e alle forme del corpo
Quando una persona con tre o più di questi tratti di personalità inizia a seguire una dieta rigida, inizia a considerare la perdita di peso come un modo per accrescere la propria stima ed il proprio concetto di sé (sembra infatti più facile controllare il peso rispetto al doversi far carico delle difficoltà quotidiane, ma questo comportamento rischia purtroppo di
sfociare in un grave disturbo). Questi tratti di personalità rendono vulnerabili anche ad altri tipi di dipendenze, come a quella per l'alcool o per la droga.