Eroina: overdose

Autore: Dr. Fabio Piccini, medico e psicoterpeuta junghiano (AIPA), (piccini@anoressia-bulimia.it)

Dr.ssa Agnese Sacchetta, psicologa clinica

Versione iniziale: 25 feb 2004. Ultimo aggiornamento: 25 feb 2004.

Domanda:

 Quali sono i rischi per la morte da overdose con l’uso di eroina?

Risposta:

L’eroina è una sostanza molto pericolosa, può essere iniettata, inalata o fumata, pochi secondi dopo l’assunzione provoca uno stato di euforia generale che lascia però il posto a sensazioni di calma, rilassatezza, depressione e distacco dal resto del mondo.

Dalle due alle sei ore seguenti l’assunzione della sostanza, il soggetto inizia ad avvertire agitazione, dolori diffusi ed un urgente bisogno di procurarsi un’altra dose.

In caso di overdose, il soggetto inizia ad avvertire una progressiva depressione del respiro e del sistema circolatorio, si verifica poi un arresto cardiocircolatorio che porta alla morte. Il naloxone (Narcan) è il trattamento di emergenza. I rischi per la morte da overdose vengono aumentati dalle seguenti condizioni: quando il soggetto usa una dose troppo potente rispetto al grado di tolleranza sviluppato, quando la droga ha un cattivo “taglio”, se le condizioni di salute non sono buone, se alla droga viene aggiunta l’assunzione di alcool e sedativi, se è trascorso molto tempo dall’ultima dose.

L’eroina inoltre può essere letale se viene assunta parallelamente ad altre sostanze d’abuso come alcool, psicofarmaci, altri stupefacenti, ecc.

I danni causati dall’eroina all’organismo interessano soprattutto il fegato, i reni e i polmoni, oltre a debilitare l’intero organismo.

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Fonti, referenze